Dilettanti allo sbaraglio: parte seconda

Ci eravamo illusi che la Serie A avesse ritrovato un barlume di lucidità, dopo le invereconde sceneggiate del fine settimana 29 febbraio-1 marzo, con le code kafkiane del 2-3 marzo a Roma, fra consiglio e assemblea di Lega. Il 1° marzo avevamo titolato: «Dilettanti allo sbaraglio». Non avevamo fatto i conti con una certezza, plasticamente riaffermata: toccato il fondo, c’è sempre qualcuno che comincia a scavare. Ieri, ore 3.20 antimeridiane, il presidente del Consiglio vara il decreto che chiude la Lombardia e altre 14 province del Centro Nord, ma testualmente permette al calcio di andare avanti a porte chiuse. Ieri, ore 12.30, il ministro per lo sport, Vincenzo Spadafora che si presume faccia parte del governo Conte 2 non essendo appurata la presenza di un sosia, chiede la sospensione del campionato, sposando la tesi di Damiano Tommasi: a giudicare da come si sono comportati in campo i suoi associati, è evidente che non tutti siano d’accordo con lui. Ieri, ore 12.25, a cinque minuti dal calcio d’inizio, la partita Parma-Spal viene procrastinata alle 13 e poi alle 13.45 a causa di Spadafora che chiama in causa la Federcalcio che chiama in causa la Lega che resiste all’invasione di campo del politico. Questi, soltanto sabato aveva chiesto di trasmettere in chiaro le partite a porte chiuse, la cui esclusiva appartiene a Sky. La quale, lodevolmente si era detta pronta a farlo, a patto ci fosse un intervento legislativo d’urgenza tale da modificare il dettato della Legge Melandri.

Il direttore Federico Ferri a Spadafora ha impartito una lezione in punta di diritto: «Ci spiace constatare come le dichiarazioni del signor ministro per lo sport non corrispondano alla verità dei fatti. Infatti, Sky da molti giorni aveva dato la piena disponibilità sia alla visione di Juventus-Inter sui propri canali in chiaro (TV8 e Cielo) sia alle partite di cui Sky detiene i diritti a pagamento. Le norme e leggi attuali non sono superabili e la Lega Calcio di A lo ha più volte dichiarato e chiarito». Non pago, il ministro si affaccia nel tardo pomeriggio sugli schermi di Novantesimo Minuto, Rai Due, sparando a palle incatenate contro la Lega, definita «irresponsabile» per avere giocato, in linea con il decreto del governo Conte di cui fa parte Spadafora. Paolo Dal Pino, a stretto giro whatsapp di Enrico Varriale, ha risposto per le rime: «Le affermazioni del ministro sono sbagliate nel merito e nella sostanza. Il ministro ignora le norme e rifiuta la responsabilità del suo ruolo. Invece di fare demagogia, sia coerente con le proprie azioni di governo e se necessario emani un decreto assumendosi responsabilità che sta scaricando su altri».

Alla fine della fiera, la Federcalcio ha convocato per domani un consiglio straordinario dov’è prevedibile volino di nuovo gli stracci. Se è indubitabile che viviamo una situazione d’emergenza e Dio solo sa fino a quando, è altrettanto vero che nemmeno il più tenero dei tornei parrocchiali potrebbe essere disorganizzato quanto la Serie A al tempo del coronavirus, deflagrato in Italia il 21 febbraio scorso e, oggi, 9 marzo, dalla Serie A non ancora affrontato in maniera chiara, definitiva. Tornano in mente le sagge parole di Klopp. «Coronavirus? Di queste cose devono parlare le persone più intelligenti di me che ne sanno molto più di me». Quanto a Tommasi, egli è giustamente preoccupato per la salute dei calciatori i quali, qualunque cosa accada, non finiranno mai in cassa integrazione e percepiranno sempre il loro stipendio. Siamo certi lo sia anche per la salute dei medici, degli infermieri, delle donne e degli uomini in prima linea contro il virus, nonché dei panettieri, degli artigiani, dei commercianti, degli operai, dei giornalisti, dei tipografi, dei lavoratori di ogni ordine e grado che non hanno smesso un giorno di lavorare e di quelli che, invece, dal virus sono già stati costretti a smettere di lavorare e non sanno se e quando potranno ricominciare a farlo. Se il governo disporrà la sospensione, che si sospenda. Se non la disporrà, che si continui. Ma per l’amor di Dio, informate Spadafora.

via TuttoSport

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *